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guida su come calcolare il costo di produzione

Un’azienda che vuole mantenersi attiva nel mondo del mercato deve necessariamente fare i conti. Il lato economico è fondamentale per la buona riuscita di una impresa perché è quella che garantisce il lavoro dell’intera struttura e di chi la manda avanti. È importante, quindi, avere tra le mani i giusti strumenti per calcolare bene tutte le entrate e le uscite che si verificano all’interno di un’impresa. 

Generalmente, ciò che garantisce un utile ad una qualsiasi azienda è quanto ricavato dalla vendita di un bene o di un servizio. Quindi, è chiaro che la determinazione del costo pieno industriale è un processo delicato e fondamentale nella vita di qualsiasi realtà. Ecco perché è così importante avere un buon software di analisi dei costi industriali a cui appoggiarsi nel momento in cui si effettua il controllo di gestione dell’azienda. 

La Suite E3 ideata da Dialog risponde a questa esigenza mettendo a disposizione del cliente una piattaforma completa e flessibile per determinare, tra le altre cose, anche il costo pieno industriale di un bene o di un servizio. 

Costi di Produzione: il punto di partenza 

Non è difficile immaginare come si calcola il costo pieno industriale di un prodotto. Basta sommare i costi diretti e quelli indiretti che intervengono nella fase di produzione dello stesso. 

Ma c’è un’altra tipologia di costi di cui è opportuno tener conto quando si parla di controllo di gestione: i costi di produzione. Sono fondamentali non solo per la realizzazione del lavoro di un’azienda, ma anche per la valutazione delle strategie da mettere in atto per vendere quel prodotto o servizio. 

Come calcolare il costo di produzione di un prodotto? Attraverso un meticoloso lavoro di analisi in cui entrano in gioco due tipologie di costi diversi: quelli fissi e quelli variabili.

 

  • I costi fissi: non variano al variare della quantità di merci prodotte. Esempi di costo fisso possono essere l’affitto del posto di lavoro oppure lo stipendio dei dipendenti.
  • I costi variabili: variano al variare della quantità di merci prodotte. Sono costi di questo tipo quelli che riguardano le materie prime o l’energia necessaria alla produzione. 

 

Ovviamente, rientrano nell’analisi dei costi di produzione anche i costi diretti ed indiretti di un bene o di un servizio che abbiamo già menzionato. Ricordiamo che si parla di costi diretti per tutte quelle spese che hanno a che fare con la produzione e che avverranno sicuramente. Invece, i costi indiretti non riguardano il processo produttivo, ma gli girano intorno. Devono essere calcolati nel costo pieno industriale e nei costi di produzione, ma il loro valore deve essere ripartito sui singoli prodotti. Ad esempio, la bolletta elettrica che l’azienda dovrà pagare per l’uso dei macchinari non è imputabile alla produzione di una sola merce, ma il suo equivalente va diviso e distribuito tra tutto ciò che viene realizzato. 

Da quanto detto, è chiaro che analizzare e calcolare il costo di produzione di un prodotto non è affatto semplice perché ci sono molte variabili che entrano in gioco. Sono operazioni che spesso vengono fatte a mano o usando dei file Excel, ma questi strumenti potrebbero non bastare. Si tratta di calcoli veramente delicati che possono influire in maniera decisiva sul guadagno dell’azienda. Quindi, perché non affidarsi ad uno strumento professionale ed efficiente come il software Suite E3 di Dialog?

Costo Unitario di Produzione ed altro

Quando parliamo di costi di produzione dobbiamo fare un’ulteriore precisazione. Esiste un costo totale ed un costo unitario. Il costo totale è quello di cui abbiamo parlato nel paragrafo precedente. 

Invece, per costo unitario di produzione si intende la spesa media calcolata sul rapporto tra il costo totale di produzione e la merce realizzata. È il costo di un’unità di prodotto. È utile perché fornisce delle indicazioni generali in base ai costi variabili e fissi a cui si va incontro generalmente. 

Cosa dovrebbe fare un software di controllo dei Costi di Produzione?

Un buon software di controllo dei costi di produzione deve avere delle funzioni specifiche.

Innanzitutto deve registrare i costi di materie prime e materiali sussidiari sia attraverso lo sviluppo delle Distinte Base, sia prendendo in carico i consumi per ordine di produzione. A questi si aggiungono i costi della manodopera che vengono calcolati sulla base dei cicli di lavorazione o dei tempi rilevati nelle fasi produttive, valorizzati a costi standard e conguagliati con costi reali. Si aggiungono ancora i costi diretti ed indiretti e la riallocazione dei costi indiretti industriali secondo cost driver derivanti da ore lavorative, ore macchina e movimenti/versamenti di magazzino, consumi elettrici od altro. 

La Suite E3 di Dialog fa tutto questo. Permette in maniera semplice ed intuitiva di:

  • determinare i costi di produzione sia complessivi sia per reparto/fase di lavorazione;
  • analizzare le varianze nelle componenti di costo del prodotto;
  • generare un archivio costi per la formazione dei prezzi di vendita e la valorizzazione del magazzino.

 

Quindi, se sei alla ricerca di strumenti efficaci per il tuo controllo di gestione, affidati a Dialog! 

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